Carro
Il “paese fiorito” che vanta un Santo contadino e la famiglia di origine di Nicolò Paganini
Tutti lo considerano il paese fiorito della Val di Vara, per il gran numero di vasi e piante che abbelliscono il paese, i balconi e le strade. Carro è anche il centro dell’Alta Val di Vara che vanta una delle più alte percentuali di seconde case dell’intera provincia, a dispetto dei suoi 550 residenti abituali.
D’altro canto il Comune dell’Alta Val di Vara, che dista soltanto una ventina di chilometri da Sestri Levante ed una trentina dalla Cinque Terre, i turisti trovano una vera e propria oasi di pace.
Tant’è che a scegliere il centro per le loro vacanze ed i periodi di relax non sono soltanto villeggianti italiani, ma anche molti provenienti dal Nord Europa, Danimarca e Svezia in testa.
Le villette sono disseminate su di un territorio vastissimo e protette dal verde.
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Carro

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Il centro storico, ben curato, ha mantenuto intatto l’antico fascino rurale. Il borgo, di origine romana, in epoca medievale fu dapprima degli estensi, per passare poi alla famiglia Da Passano, per volere della diocesi di Brugnato, ed infine è finito sotto il dominio genovese che lo volle trasformare in podesteria.
Fortissimo è rimasto il legame con Genova, rafforzato dalla vicinanza, e testimoniato anche dal dialetto dai forti accenti genovesi.
Nei mesi estivi ad accogliere i turisti c’è della buona musica: il centro ospita il festival Paganiniano, con un ricco calendario di appuntamenti, che vede tra i protagonisti musicisti di fama internazionale in onore di Nicolò Paganini ritenuto a tutti gli effetti un carrese.
Qui, infatti, ci sono le origini della sua famiglia. La casa familiare è ora visitabile, grazie ad un lavoro di restauro.
E proprio al suo interno si svolgono alcuni dei concerti del festival.
Musica classica a parte, fitto è ogni estate il calendario degli appuntamenti che si svolgono all’aperto, che comprendono sagre, serate danzanti e la tradizionale fiera di San Lorenzo che vede, accanto ai tradizionali banchi di merce varia, anche quelli che propongono bricolage e piccolo artigianato.
Tra le cose da visitare, oltre alla casa di Paganini, anche il museo mineralogico, che vanta numerosi pezzi unici, e la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, edificata nel XV secolo. Di pregio anche la chiesa di San Giorgio, nella frazione Castello, che si trova sulle alture di Carro e che è meta di numerosi villeggianti.
Non distante da Castello si trova il Santuario della Cerreta di Carro, attiguo alla casa di Sant’Antonio Maria Gianelli, patrono della Val di Vara. A Cerreta il santo nacque il 12 aprile 1789 da una famiglia contadina.
Il giovane riuscì ad entrare in seminario a Genova grazie ad una benefattrice. Successivamente a Chiavari fondò la congregazione delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto, ancora oggi attivissime in molti Paesi del mondo e conosciute come le “gianelline”.
Per il patrono, che fu sempre vicinissimo agli ultimi e volle morire poverissimo, grande è la devozione in Val di Vara.
La sua statua in bronzo è stata sistemata a Brugnato, di fronte all’uscita del casello autostradale, “porta ideale” della Val di Vara.
Dal sacro al profano, per occuparci di palato. Carro e le sue frazioni montane son famose per le abbondanti raccolte di funghi porcini.
Si dice che i più abili cercatori della provincia spezzina siano di Castello, dove in alcune particolari annate c’è chi è tornato a casa con raccolte, testimoniate da foto, di peso superiori al quintale. Ma non a tutti riesce…